Info Utili

Spiagge, montagne, foreste endemiche, deserti, riserve private, parchi nazionali, città... il tutto con un clima piacevole tutto l'anno! Il paese di Nelson Mandela ha tantissimo da offrire.

Quando viaggiare in Sud Africa?

  • Premesso che in Sudafrica le stagioni sono invertite rispetto alle nostre visto che il paese si trova nell’emisfero australe, il clima durante tutto l’anno non riporta temperature eccessive, né le minime durante l’inverno né le massime durante l’estate e le piogge in certi periodi possono essere frequenti ma raramente cadono abbondanti, pertanto il Sudafrica è visitabile tutto l’anno. Scopri tutte le info utili con Easy Africa.
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10 cose da scoprire in Sud Africa

Robben Island

Robben Island (in afrikaans  Robbeneiland) è un’isola . Si trova nella baia della Tavola, 13 km al largo di Città del Capo. Il nome originale olandese “Robbeneiland” (in seguito anglicizzato in “Robben Island”) 

significa “isola delle foche”, con riferimento alla popolazione di otarie che si trovava sull’isola quando vi giunsero i primi europei. L’isola è stata dichiarata nel 1999 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Da sapere

Lingua

inglese, afrikaans, zulu e xhosa

Valuta

Rand sudafricano (ZAR)

Fuso Orario

+1h, stesso orario quando in Italia vige l'ora legale

1 €=17.9 ZAR
passaporto elettronico con validità residua di almeno 30 giorni e con almeno 2 pagine bianche
+27

La Cape Town e La Cape Peninsula

Città del Capo (in afrikaans Kaapstad, in xhosa iKapa, in inglese Cape Town, 3 497 097 abitanti nel 2007) è la capitale legislativa del Sudafrica e la terza città più popolosa del Paese. Amministrativamente facente parte della provincia del Capo Occidentale, della quale è capoluogo, il suo centro si trova all’estremità settentrionale della penisola del Capo, a circa 47 km a nord del capo di Buona Speranza. Fondata nel 1652, Città del Capo fu il primo insediamento europeo del Sudafrica; da qui il suo soprannome di città madre. Capitale della colonia del Capo prima (1652-1910) e capoluogo della provincia del Capo dopo (1910-1994), tutta la storia del Sudafrica moderno, dallo storico sbarco dei primi coloni olandesi al primo discorso di Nelson Mandela dell’era post-apartheid ha qui lasciato indelebili tracce culturali e architettoniche. Antichi edifici in stile coloniale olandese del Capo e di epoca vittoriana coesistono con moderni grattacieli e lussureggianti giardini botanici. Città del Capo è dotata di un aeroporto internazionale e può considerarsi la capitale del turismo del Sudafrica. I numerosi visitatori sono attratti sia dalla città in sé che dalle bellezze naturalistiche della Penisola del Capo; molti tour del Paese partono da qui.

 

La penisola del Capo è una penisola rocciosa situata in Sudafrica, nella provincia del Capo Occidentale, e costituisce l’estremità sudoccidentale del continente. Si spinge per circa 75 km nell’oceano Atlantico, per un’area complessiva di circa 460 km², da Città del Capo a nord fino al capo di Buona Speranza, da cui la penisola stessa prende il nome.

 

Il capo di Buona Speranza (in portogheseCabo da Boa Esperança) è l’estremità meridionale della penisola del Capo, in Sudafrica. Tradizionalmente, ma erroneamente, viene considerato come il punto più a sud del continente africano e come punto di separazione tra l’oceano Atlantico e l’oceano Indiano; in realtà, il primato spetta a capo Agulhas. Il capo di Buona Speranza fu raggiunto per la prima volta dal navigatore portoghese Bartolomeo Diaz nel 1487, che lo chiamò “capo delle tempeste”; ma fu Vasco da Gama, nel 1497, a portare a termine per la prima volta il tragitto verso le Indie. Della sua missione parla anche I Lusiadi, il poema epico di Luís de Camões del 1572, in cui il viaggio dell’esploratore portoghese viene reinterpretato con riferimenti alla mitologia greca e romana.[1] Nel poema, il capo diventa Adamastore, un gigante trasformato in roccia come punizione per il suo amore per Teti, la più bella delle Nereidi, di cui si era innamorato anche Peleo.

La Zona delle Winelands & Wine Route

Le winelands del Capo si estendono dalle aspre montagne e pendii multidirezionali della regione costiera alle pianure aperte del Klein Karoo dove la viticoltura si svolge principalmente nelle valli fluviali. I vigneti del Sudafrica sono per lo più situati nel Western Cape, vicino alla costa. Le piogge sul versante costiero, dove prosperano cespugli e vegetazione floreale, misurano fino a 1000 mm all’anno. Viaggiando attraverso le montagne nell’entroterra le precipitazioni diminuiscono drasticamente e la vegetazione è dominata da piante grasse, cicadee e aloe. Attualmente circa 94.545 ettari di vigneti che producono uve da vino, sono coltivati su un’area lunga circa 800 km. Sotto il disciplinare Wine of Origin, le zone di produzione nelle distese del Capo sono divise in unità geografiche, regioni, distretti e sottozone ufficialmente delimitate. La zona del Capo Occidentale, la più importante per la viticultura, conta 5 regioni: Breede River Valley, Cape South Coast, Coastal Region, Klein Karoo e Olifants River – e Boberg (una sotto regione utilizzata per i vini fortificati di Paarl, Franschhoek, Wellington e Tulbagh). Altre 5 zone sono invece dislocate nell’intero Sudafrica: Eastern Cape, Free State, KwaZulu-Natal, Limpopo e Northern Cape. I vigneti sudafricani sono divisi su 27 distretti diversi e circa 78 sottozone.

CITTÀ DEL CAPO
Un distretto recentemente designato, che prende il nome dalla Città Madre del Sudafrica, uno dei marchi turistici più importanti del mondo, incorpora i quartieri di Constantia, Hout Bay, Durbanville e Philadelphia.
Alle pendici meridionali della Table Mountain con il suo regno floreale famoso in tutto il mondo, si trova la storica valle di Constantia, la culla della vinificazione nel Capo. La valle, che rientra nella penisola del Capo, era il sito della fattoria vinicola di Simon Van der Stel fondata nel 17° secolo e l’origine dei vini da dessert di Constantia, che divennero famosi in tutta Europa nel corso del XVIII secolo. Radicati in terreni antichi, i vigneti si arrampicano sui pendii orientali di Constantiaberg, dove le viti beneficiano delle fresche brezze marine che provengono dalla False Bay. La zona riceve circa 1000 mm di pioggia all’anno, rendendo inutile l’irrigazione; favorita inoltre da una temperatura media estiva di 20,6°. Ci sono solo una manciata di cantine nella sottozona di Constantia, dove il clima fresco favorisce la produzione di vini bianchi, in particolare il Sauvignon Blanc, e dove la tradizione di produrre vini straordinari dal 1685 continua.
Gli acclamati vigneti di Cape Point, alcuni dei quali a soli 1,2 km dal mare, sono situati ai margini occidentali della Penisola del Capo. Questa tasca marittima a clima fresco nel distretto di Cape Town è riconosciuta principalmente per il suo Sauvignon Blanc e Semillon.
I vigneti di Durbanville, come quelli di Constantia, si trovano molto vicino a Città del Capo e confinano con la periferia settentrionale. Diverse tenute e cantine, situate principalmente sulle dolci colline con i loro vari aspetti e altitudini, continuano a produrre un’ampia varietà di stili di vino. Alcuni dei vigneti crescono ad altitudini fino a 380 metri sopra il livello del mare. I vini di questa zona più conosciuti sono il Sauvignon Blanc, lo Chardonnay, il Merlot e il Cabernet Sauvignon. Suoli profondi, raffreddamento della brezza marina, nebbie notturne e vicinanza all’oceano sono fattori benefici quando si tratta della qualità delle uve.
A nord di Durbanville si estende la nuova sottozona Philadelphia, anch’essa caratterizzata dalle brezze oceaniche ma con una maggiore escursione termica diurna che porta a una maturazione più lenta. Alcuni rinomati Cabernet Sauvignon e Merlot sono già emersi da questa promettente denominazione..

 

FRANSCHHOEK
Il distretto di Franschhoek ha mantenuto il suo distinto carattere ugonotto francese. Considerata la “capitale culinaria” del Capo, Franschhoek è membro di The Délice Network of Good Food. La valle di Franschhoek si trova a sud-est di Paarl ed è circondata su tre lati da montagne imponenti: le montagne Groot Drakenstein e Franschhoek che si incontrano nella parte superiore della valle e le montagne Klein Drakenstein e Simonsberg, che si trovano più in basso verso Paarl. I flussi provenienti dalle vette più alte scorrono fino al fondovalle dove convergono per formare il fiume Berg, che scorre veloce in inverno quando la neve si piega sulle cime e un semplice flusso d’estate, alimentato dalla diga Wemmershoek.

 

STELLENBOSCH
La storica città di Stellenbosch, che presenta alcuni dei migliori esempi di architettura olandese del Capo, vanta una tradizione vinicola che risale alla fine del 17° secolo. Il terreno montuoso, le buone piogge, i terreni profondi e ben drenati e la varietà di terroir fanno di questa zona viticola un’area molto ricercata. Il numero sempre crescente di aziende vinicole e produttori (circa 170) comprende alcuni dei nomi più famosi del vino del Cape. Il distretto, con il suo mix di proprietà storiche e cantine contemporanee, produce eccellenti esempi di quasi tutti i vitigni nobili ed è noto per la qualità dei suoi blend rossi.
Stellenbosch, la “città delle querce”, è anche il centro educativo e di ricerca dei vigneti. L’università di Stellenbosch è l’unica università in Sudafrica che offre una laurea in viticoltura ed enologia, e forma molti degli enologi più famosi del paese. Anche la scuola di agraria di Elsenburg si trova vicino a Stellenbosch, così come l’Istituto di viticoltura ed enologia di Nietvoorbij. Questa organizzazione ha una delle più moderne cantine sperimentali del mondo e, nelle sue fattorie sperimentali (situate in diversi distretti vinicoli), vengono intraprese importanti ricerche su nuove varietà, cloni e portainnesti.
Il distretto di Stellenbosch, con prevalenza di coltura intensiva, è stato suddiviso in diverse piccole sottozone viticole tra cui Banghoek, Bottelary, Devon Valley, Jonkershoek Valley, Papegaaiberg, Polkadraai Hills e Simonsberg-Stellenbosch.
* La Strada del vino di Stellenbosch, la più antica del paese e una delle destinazioni turistiche più popolari nel Western Cape.

“Consigliamo il sito www.vinisudafrica.it per scoprire una selezione  dei più importanti produttori delle diverse zone produttive.

Per i veri appassionati di vini !”

La Garden Route

La Garden Route (“Strada dei giardini”), è una celebre strada panoramica che percorre un tratto della costa meridionale del Sudafrica. Coincide con la superstrada N2, che va da Città del Capo a Port Elizabeth; in genere, tuttavia, per Garden Route non si intende l’intera N2 ma solo il tratto centrale. Non esiste comunque una definizione univoca, non essendo la Garden Route un’entità amministrativa. Molte fonti intendono per Garden Route il tratto di N2 che va da Hermanus (provincia del Capo Occidentale) fino a Port Elizabeth (provincia del Capo Orientale). Certamente, si considerano sulla Garden Route le città di Mossel BayGeorgeWildernessKnysna e Plettenberg Bay.La strada attraversa una regione con un mite clima mediterraneo, una delle più piovose del Sudafrica. Si snoda fra l’oceano Indiano e i monti Outeniqua e Tsitsikamma. Questi rilievi sono coperti da una vegetazione che unisce il fynbos e la foresta temperata, e sono molto apprezzati dagli amanti del trekking e di altre attività di turismo naturalistico come il birdwatching. Anche le acque dell’oceano sul lato sud della strada sono celebri per la loro vita marina: vi si trovano barriere corallinedelfini e otarie; ma soprattutto, la zona è nota per le balene che da luglio a dicembre visitano le numerose baie per partorire o allattare i piccoli. La Garden Route rappresenta una delle mete turistiche più importanti del paese. Parallela a un tratto della strada (da George a Knysna), fino al 2010, correva il treno a vapore della ferrovia Outeniqua Choo Tjoe. Il 24 agosto del 2010 la compagnia Transnet è stata costretta ad annunciare la soppressione della linea ferroviaria per l’impossibilità economica di riparare i danni alla linea causati dalle forti piogge, dalle inondazioni e dagli smottamenti sempre più frequenti

Kruger National Park

Il parco nazionale Kruger (in inglese Kruger National Park, in afrikaans Nasionale Krugerwildtuin) è la più grande riserva naturale del Sudafrica. Si estende su di un’area di circa 20.000 km² (equivalente all’incirca a quella dello stato di Israele o del Galles), con un’estensione di 350 km da nord a sud e 67 km da est a ovest. A ovest e a sud del parco si trovano le due province sudafricane di Mpumalanga e Limpopo; a nord lo Zimbabwe e a est il Mozambico e lo Swaziland. Recentemente, il Kruger è entrato a far parte del parco transfrontaliero del Grande Limpopo, che lo unisce al parco nazionale di Gonarezhou dello Zimbabwe e al parco nazionale del Limpopo del Mozambico. Il parco appartiene alla Kruger to Canyons Biosphere (Biosfera dal Kruger ai Canyon), una zona designata dall’UNESCO come “riserva internazionale dell’uomo e della biosfera”.

Blyde River Canyon

Il Blyde River Canyon è un canyon situato in Sudafrica, nella provincia di Mpumalanga, ed è il terzo canyon più grande del mondo con i suoi 26 km di lunghezza e 800 metri di profondità. Si trova nella parte settentrionale dei monti Drakensberg, ed è costituito principalmente di pietra arenaria. Il canyon è stato scavato nel corso dei millenni dai fiumiBlyde e Olifants. Fra i luoghi più celebri del canyon ci sono “Three Rondavels”, con le sue formazioni rocciose che ricordano le capanne dei popoli locali (rondavels è il termine afrikaans per “capanna”) e “God’s Window” (“la finestra di Dio”) da cui, come suggerisce il nome, si gode di un panorama particolarmente suggestivo.

Soweto

Soweto è un’area urbana della città di Johannesburg, in Sudafrica. È la più grande township (baraccopoli) del Sudafrica e ha avuto un ruolo fondamentale nella storia della lotta all’apartheid. Il nome “Soweto” è una contrazione di “South Western Townships” (“township sudoccidentali”).

Hermanus

Hermanus, originariamente Hermanuspietersfontein ma successivamente abbreviato per praticità, è una città , nella Provincia del Capo Occidentale. Si affaccia sulla baia di Walker, rinomata per la possibilità di osservare le balene australi e altri cetacei durante l’inverno e la primavera australi. Questa caratteristica ha fatto di Hermanus una delle tappe obbligate degli itinerari turistici che costeggiano la costa meridionale del Paese lungo la Garden Route.

Sport da Tavola

WINDSURF: il principale spot maggiormente conosciuto è Sunset. Proseguendo verso nord, si trova Big Bay, una splendida baia riparata, dove ci si può divertire con qualunque attrazione.

SURF: I surfisti hanno l’imbarazzo della scelta in Sud Africa, un paese con oltre 1.600 miglia / 2.500 chilometri di costa. Elands Bay a 220 km da Città del Capo per trovarsi su spiagge meno affollate, Long Beach nella città di Kommetjie ad un’ora di macchina a sud di Città del Capo, Muizenberg il paradiso dei Longboarder.

KITESURF: Il più importante evento internazionale per tutti i KiteSurfers del Mondo è il Red Bull King of the Air che si svolge ogni anno proprio in Sud Africa a Cape Town.

Trekking nel Drakensberg

È una delle cose da fare se siete amanti della natura. È la più grande catena montuosa del Sud Africa, è un luogo davvero magico. La montagna più conosciuta è THABANA NTLENYANA a 3486 m di altezza. Il miglior momento per andarci è la primavera. Il parco Ukhahlamba Drakensberg è conosciuto per le 35.000 opere pittoresche e pitture rupestri del popolo Bushmen, detto San, iscritte al patrimonio dell’UNESCO.

Info Generali

Documenti e Visto

Controlla sempre gli aggiornamenti sui documenti e visti necessari su www.viaggiaresicuri.it

 

Passaporto

Passaporto con validità residua di almeno 30 giorni successiva alla data di uscita prevista dal Paese, con almeno 2 pagine bianche. Le autorità locali sono sempre più ferme nel negare l’accesso agli stranieri che non siano in possesso di un documento con tali caratteristiche. La conseguenza del mancato ingresso nel Paese comporta l’arresto alla frontiera ed il rimpatrio, ad opera della stessa compagnia aerea, con il primo volo disponibile.

 

Visto d’ingresso

Fino a 90 giorni di permanenza nel Paese il visto turistico viene rilasciato direttamente al momento dell’arrivo in frontiera. Per soggiorni superiori a 90 giorni occorre richiedere il visto d’ingresso alla rete diplomatico-consolare del Sud Africa in Italia. Recenti disposizioni in materia di immigrazione stabiliscono che lo straniero che intenda entrare in territorio sudafricano dovrà, a seconda della finalità del proprio soggiorno, ottenere preventivamente il relativo visto presso le rappresentanze diplomatico/consolari sudafricane nel Paese di origine e potrà eventualmente richiederne il rinnovo, l’estensione di validità o la modifica della tipologia direttamente in Sud Africa. Tale ultima possibilità è invece esclusa per i detentori di visto d’ingresso per turismo o cure mediche.

 

Tasse

Alcuni hotel richiedono la tassa di soggiorno. Troverete comunque sul vostro contratto di viaggio tutte le indicazioni in merito.

 

Carte di Credito

Vengono accettate ovunque. Vi ricordiamo che per noleggiare un’auto è OBBLIGATORIA.

 

Fuso Orario

Nessuna differenza con l’ora legale italiana. Un’ora in più durante il resto dell’anno.

 

Corrente  elettrica 

110/220V. Le spine sono di tipo tribolare tonde.

 

Valuta 

Il Rand sudafricano :  ZAR

Si possono cambiare gli Euro in qualsiasi aeroporto sudafricano, in banca ecc. Si può prelevare agli sportelli Bancomat. I Rand si possono cambiare anche in Namibia, ma non in Italia.

 

Lingua

L’inglese è parlato da tutti, insieme a Afrikaans e Zulu. Poi il Sud Africa conta ben 11 lingue diverse, tante sono le etnie che compongono questa Nazione.

Peso bagagli

Ogni compagnia aerea ha la sua normativa. A seconda del volo prenotato vi indicheremo i bagagli consentiti nei documenti di viaggio.

Consigliamo

Il Sud Africa è un paese molto informale. Per cui un abbigliamento comodo e casual andrà benissimo. Anche nei ristoranti o negli hotels di lusso tutto è molto informale!

 

Bagaglio per il Soggiorno 

Abiti leggeri per il giorno e più pesanti per la sera. Costumi da bagno e abbigliamento da spiaggia, un cappellino per ripararsi dal sole, creme solari, occhiali da sole. Un paio di scarpe comode per visitare la città e per le escursioni nell’ entroterra.

 

 

Bagaglio per il Safari

Colori neutri o verdi, camicie e pantaloni lunghi, cappello con tesa, scarpe chiuse, crema da sole, occhiali, canocchiale e…macchina fotografica! Ricordarsi sempre una felpa o un maglione e una giacca a vento. L’ideale è vestirsi a strati per coprirsi/scoprirsi a seconda delle situazioni e dei momenti della giornata (solitamente fa caldo, ma la mattina presto o la sera potrebbe fare fresco). L’ideale è comprare i vestiti adatti per fare un safari nei negozi specializzati (trovate spunti anche nei negozi di trekking). L’ideale sono i colori chiari, pantaloni lunghi e leggeri, camicie a maniche lunghe o giacche leggere, cappello, occhiali, spray antizanzare, e scarpe da ginnastica.

Etichette da apporre sul bagaglio da stiva

Richiediamo che il bagaglio da stiva sia identificato con etichetta nominativa che includa nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico. È importante rimuovere sempre dal proprio bagaglio le eventuali etichette relative a viaggi precedentemente. La corretta identificazione delle valigie consente, tramite la propria etichetta personale, di poter aiutare gli addetti aeroportuali in caso di perdita o di errato smistamento del bagaglio.

Articoli proibiti nel bagaglio a mano e da stiva

Ai sensi del Reg. (CE) N. 820/2008 e della normativa vigente in materia, determinati articoli sono proibiti al trasporto aereo in cabina ed in stiva. Ulteriori informazioni consultabili sul sito dell’Enac.

 

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